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Arte & Cultura

Galleria degli Uffizi, ecco le 5 opere che non puoi assolutamente perderti: sono straordinarie

Firenze fa rima con Galleria degli Uffizi e se hai in programma un weekend in questa magnifica città preparati ad assaporare con gli occhi e con la mente la vera arte che qui si respira ovunque. Una visita agli Uffizi è d’obbligo e ci sono 5 opere che proprio non puoi perderti o te ne pentiresti.

Visitare Firenze e non andare alla storica Galleria degli Uffizi dovrebbe essere annoverato tra i “crimini” contro l’arte, la cultura, la bellezza. Battute a parte, quando pensiamo a Firenze è impossibile non pensare all’arte e alla magnificenza di questa splendida città dove si respira cultura ad ogni angolo, in ogni piazza, in ogni vicoletto.

Galleria degli Uffizi, ecco le 5 opere che non puoi assolutamente perderti: sono straordinarie -(foto Ansa)- Toplifemagazine.it

E la Galleria degli Uffizi la fa da padrona: impossibile non visitarla anche se il tempo a disposizione è poco.  Gli Uffizi si trovano nel pieno centro del capoluogo toscano, al primo e secondo piano del grande edificio progettato da Giorgio Vasari tra il 1560 ed il 1580.

Senza ombra di dubbio sono uno dei musei più importanti e celebri al mondo per la vastità delle opere d’arte presenti e ogni giorno arrivano turisti da tutto il globo per immergersi in quest’abbondanza di arte, storia e cultura. Proprio in virtù di questa vastità di offerta si rischia di disperdersi e non riuscire a fruire di opere che meriterebbero parecchia attenzione.

Si sa, una sola giornata non basta per godere appieno dell’offerta della Galleria degli Uffizi: forse non basterebbe nemmeno trascorrere all’interno del museo tutto un fine settimana ma siccome il tempo è sempre troppo poco, abbiamo deciso di suggerirvi 5 opere davvero imperdibili su cui concentrarvi durante la prossima visita agli Uffizi.

Galleria degli Uffizi: 5 opere d’arte da non perdere

Una tappa alla Galleria degli Uffizi è quasi d’obbligo quando si fa un salto a Firenze anche solo per un fine settimana. Una piccola immersione nell’arte e nella cultura di questa splendida città che ha dato i natali a Dante Alighieri. La Galleria degli Uffizi è uno dei musei più famosi al mondo proprio per la vastità di opere d’arte che raccoglie. Vediamo quali sono 5 opere davvero imperdibili.

La Medusa del maestro Michelangelo Merisi da Caravaggio – (foto Ansa)- Toplifemagazine.it

Medusa di Caravaggio. Medusa era la più bella delle fanciulle e la sua bellezza era tale da sedurre Poseidone all’interno del tempio della dea Atena – Minerva per i romani – la quale punì la giovane trasformando la sua splendida chioma in serpenti. Siccome Medusa poteva trasformare gli uomini in pietra, fu inviato Perseo ad ucciderla tagliandole la testa e dalla sua testa, al momento dell’omicidio, nacquero Pegaso e Crisaore. L’opera del maestro Caravaggio raffigura proprio la scena della morte di Medusa: su di uno scudo da parata uno sguardo di terrore accompagnato da un grido agghiacciante fa da contorno ad una massa di serpenti aggrovigliati. Si tratta di un dipinto ad olio, montato su uno scudo, commissionato dal cardinal del Monte per Ferdinando I de’ Medici

Primavera di Sandro Botticelli. La prima volta che ci si trova di fronte a quest’opera si rischia di svenire: la mente umana forse non è pronta a cotanta perfezione e bellezza. Uno “sturm und drang” kantiano che scuote la mente e fa sussultare dall’emozione. L’opera risale al 1480 e raffigura 9 delle divinità pagane della mitologia classica circondati da aranci e alloro. In mezzo a tutti, al centro della scena troviamo lei la splendida Afrodite – Venere per i romani – la dea della bellezza. Sopra Afrodite vola Cupido, suo figlio mentre alla sua sinistra danzano le Grazie. Sopra tutti loro Mercurio che scaccia le nubi per annunciare l’arrivo della Primavera.

Le opere imperdibili (foto ansa – toplifemagazine.it)

Annunciazione di Leonardo Da Vinci. Questa opera è di una magnificenza che nessuna parola potrebbe descrivere: il rischio è quello di restare incantati ad ammirarla per ore. Del resto dal genio di Leonardo non ci si sarebbe potuti aspettare nulla di meno di qualcosa di assolutamente estasiante e perfetto. L’opera risale al 1472 e ritrae l’angelo Gabriele che, con le ali ancora spiegate, offre alla Vergine Maria un giglio, simbolo di purezza.  Il tutto all’interno di un rigoglioso giardino che già sembra salutare il buio del Medioevo per abbracciare la grandezza del Rinascimento. L’opera ha una particolarità che la rende davvero eccezionale: il braccio destro della Vergine Maria appare più lungo del normale: una soluzione adottata da Leonardo per offrire una visuale prospettica insolita.

Giuditta decapita Oloferne di Artemisia Gentileschi. Quest’opera raffigura ciò che è scritto nella Bibbia: “Dio ha colpito per mano di una donna“. Giuditta, giovane ebrea di Betulia, dopo l’eroico atto che ha liberato il popolo di Israele dall’assedio dell’esercito di Nabucodonosor. Nel quadro – risalente al 1620 circa –  è rappresentata Giuditta con il braccio ancora alzato dopo aver compiuto un gesto eroico per il suo popolo. Inizialmente quest’opera creò non pochi problemi ad Artemisia Gentileschi. Infatti, ritenendolo troppo cruento, il Granduca Cosimo II de’ Medici si rifiutò non solo di esporre l’opera in Galleria, ma anche di pagare l’artista. Solo l’intervento di Galileo Galilei fece sì che la Gentileschi ricevette il compenso stabilito.

Giuditta decapita Oloferne di Artemisia Gentileschi -(foto Ansa)- Toplifemagazine.it

Madonna col Bambino e due Angeli di Filippo Lippi. Si tratta dell’opera più celebre di Filippo Lippi e risale al 1460 circa. Quest’opera è stata una sorta di “apripista” per le successive rappresentazioni della Madonna con il bambino ed è una delle pochissime opere autografata da Filippo Lippi. La Vergine Maria è caratterizzata da lineamenti delicati e molto dolci e da un’aria quasi malinconica. Nel quadro  la Vergine Maria contempla il Bambino che sorretto da due angeli, volge amorosamente le braccia verso la madre la quale sembra sapere già quale destino spetterà a suo figlio.

Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.

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